DETRAZIONI FISCALI 2017  Trento SULLA RISTRUTTURAZIONE CASA

Le detrazioni fiscali sono una sottrazione dall’imposta dovuta allo Stato di una quota fino ad un massimo del 100%. A differenza della deduzione fiscale, che viene applicata su base imponibile, la detrazione fiscale è applicabile all’imposta lorda. L’agevolazione fiscale si usufruisce dall’anno successivo alla presentazione delle fatture degli interventi di ristrutturazione. Prima di effettuare un acquisto bisogna tenere in considerazione il potere di detrazione presente sull’IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) da parte del proprietario o l’intestatario dell’immobile. La detrazione fiscale non potrà essere superiore al potere di detrazione del contribuente.

 

TIPI DI DETRAZIONE FISCALE 

Secondo l’Agenzia delle Entrate ci sono vari tipi di detrazioni che si possono richiedere:

  • detrazione 19%: Nata tramite la legge 5 agosto 1978 n°457 e poi rientrata nel Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, approvato con DPR 6 giugno 201 n°380 permette la possibilità di detrarre il 19% degli interessi passivi sui mutui. L’importo massimo su cui va calcolata la detrazione del 19% è pari a 2582,28€ complessivi per ciascun anno d’imposta. La detrazione al 19% è prevista anche l’acquisto di materiali elettronici e meccanici atti a favorire la comunicazione e mobilità interna ed esterna di disabili.
  • detrazione 50% (ex 36%): Nata tramite l’articolo 16-bis del D.P.R. 917 nel 1986 dava la possibilità di detrarre le spese di ristrutturazione dall’Irpef il 36% delle spese sostenute fino ad un massimale di €48.000 per immobile. Con ilL. 83/2012 è aumentata la percentuale di recupero fiscale al 50% fino con massimale di € 96.000 per immobile. Dal 2012 ad oggi è stato prorogato più volte il termine per usufruire della detrazione al 50% stimato probabilmente fino al 1 gennaio 2018, quando la detrazione fiscale tornerà al 36%. La detrazione può essere sfruttata non soltanto sull’abitazione principale, ma anche tutti gli immobili di proprietà. L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa: il criterio di cassa di basa su quando viene effettuato il pagamento e non su quando verrà erogata la prestazione o quando verrà consegnata la merce. L’agevolazione va inoltre suddivisa fra tutti i soggetti che hanno sostenuto la spesa e che hanno diritto alla detrazione. La detrazione si recupera in 10 mensilità dall’anno successivo ai pagamenti effettuati.
    MOBILI ED ELETTRODOMESTICI: La detrazione spetta anche sulle ulteriori spese sostenute, dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2017, per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Per questi acquisti la detrazione è consentita solo se l’intervento di ristrutturazione edilizia è iniziato in data non anteriore al 1°gennaio 2016. L’importo massimo detraibile è di € 10.000
  • detrazione 65%: La detrazione è, invece, pari al 65% delle spese effettuate, dal 4 agosto 2013 al 31 dicembre 2016, per interventi di adozione di misure antisismiche su costruzioni adibite ad abitazione principale o ad attività produttive che si trovano in zone sismiche ad alta pericolosità.
  • Detrazione 70-75%: La detrazione spetta nel caso di passaggio a una classe antisismica di rischio inferiore al 70% per interventi su edifici privati e il 75% su condomini;
  • Detrazione 80-85%: La detrazione spetta nel caso di passaggio di 2 classi antisismiche di rischio inferiore al 80% su edifici privati e il 85% su condomini;

 

 CHI Può FRUIRE DELLA DETRAZIONE FISCALE

Possono fruire della detrazione sulle spese di ristrutturazione tutti i contribuenti assoggettati all’IRPEF residenti o meno sul territorio Italiano. L’agevolazione spetta ai proprietari, titolari di diritto reale di godimento, locatari, comodatari, soci di cooperative, imprenditori individuali o soggetti che producono redditi in forma associata. Hanno diritto alla detrazione, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture il famigliare convivente del proprietario dell’immobile (entro il secondo grado di parentela), il coniuge (che sia dello stesso o diverso sesso) non proprietario dell’immobile o il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge. Nel caso di due comproprietari di un immobile la detrazione spetta o al singolo o ad entrambi. Nel caso si voglia detrarre l’importo solo uno sarà utile che la fattura e il bonifico siano intestati ad uno solo di essi. Nel caso in cui entrambi i proprietari vogliano detrarre il materiale fattura e bonifico dovranno essere cointestati.

Se il cliente provvede personalmente alla posa, si può richiedere la detrazione anche solo sulla fornitura dei materiali.

 

PER QUALI LAVORI SPETTANO LE DETRAZIONI FISCALI

Le detrazioni spettano per lavori effettuati

  • sulle parti comuni di edifici residenziali
  • sulle singole unità immobiliari residenziali;
  • per la ricostruzione o ripristino a seguito di eventi calamitosi;
  • di realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali;
  • per l’eliminazione di barriere architettoniche o realizzazione di strumenti atti a favorire la mobilità interna ed esterna di persone potatrici di handicap gravi;
  • per predisporre impianti o misure finalizzate a prevenire atti penalmente illeciti;
  • per interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
  • per il conseguimento del risparmio energetico;
  • per interventi finalizzati ad aumentare la sicurezza antisismica degli edifici;
  • per bonifica di edifici con presenza di amianto;
  • per esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici;
  • per spese per la progettazione, acquisto materiali, perizie, IVA, oneri di urbanizzazione e altre prestazioni professionali;

 

QUALI PROCEDURE FARE PRIMA DI ACQUISTARE?

Ci sono molte procedure che si possono aprire presso gli uffici comunali per poter usufrui detrazioni fiscali:

  • MANUTENZIONE ORDINARIA: sono ammessi all’agevolazione solo quando riguardano le parti comuni. Le detrazioni fiscali spettano ad ogni condomino in base alla quota millesimale;
  • MANUTENZIONE STRAORDINARIA: sono opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare e integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non vadano a modificare la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti delle destinazioni d’uso;
  • RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO: sono opere di conservazione dell’immobile al fine di assicurarne la funzionalità per mezzo di un insieme di opere che ne consentono destinazioni d’uso con esso compatibili;
  • RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA: sono interventi atti a trasformare un fabbricato mediante un insieme di opere che possono portare a un fabbricato del tutto o in parte diverso dal precedente. Per la demolizione e ricostruzione con ampliamento le detrazioni fiscali non spetta in quanto si considera nuova costruzione. Se vi è ristrutturazione con ampliamento senza demolizione le detrazioni fiscali spetta solo per le spese riguardanti la parte esistente ristrutturata e non per l’ampliamento, che è considerato nuova costruzione.

 

COSA DEVE FARE CHI RISTRUTTURA PER FRUIRE DELLA DETRAZIONE?

Le procedure per richiedere la detrazione si sono semplificate negli ultimi anni. È sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione. In particolare il contribuente deve essere in possesso di:

  • domanda di accatastamento;
  • ricevute di pagamento dell’imposta comunale (IMU)
  • delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese;
  • dichiarazione di consenso del possessore dell’immobile all’esecuzione dei lavori, per gli interventi effettuati dal detentore dell’immobile;
  • abilitazioni amministrative richieste dalla vigente legislazione edilizia in relazione alla tipologia di lavori da realizzare;

 

COME EFFETTUARE I PAGAMENTI

Per fruire della detrazione il miglior pagamento è il bonifico. I pagamenti effettuati con bonifico bancario di cui risultino:

  • causale del versamento: riferimento alla norma 16-bis del DPR 917/1986 (per ristrutturazione), oppure alla norma n°296/2006 art.1/344 e segg. (per risparmio energetico), oppure art. 16 c.2 D.L.gs 63/2013 (bonus arredo);
  • codice fiscale del beneficiario della detrazioni fiscali;
  • partita iva o codice fiscale del beneficiario del pagamento;
  • ritenuta all’8%: ritenuta a titolo di acconto dell’imposta sul reddito dovuta dall’impresa che effettua i lavori;

 

Per fruire delle detrazioni fiscali sul bonus mobili o sui grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti mezzo bonifico o carta di credito/debito, non sono contemplati pagamenti in contanti o assegni bancari.

 

COME PERDERE LE DETRAZIONI FISCALI

La detrazioni fiscali non è riconosciuta e l’importo fruito viene richiesto di ritorno quando:

  • non viene effettuata la comunicazione preventiva all’ASL, se obbligatoria;
  • il pagamento non è stato effettuato tramite bonifico, che non riporti le indicazioni richieste;
  • non vengono esibite le fatture o le ricevute che dimostrano le spese effettuate;
  • non è esibita la ricevuta del bonifico o questa è intestata a persona diversa da quella che richiede le detrazioni fiscali;
  • le opere edilizie eseguite non rispettano le norme urbanistiche;
  • sono state violate le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e quelle relative agli obblighi contributivi;

 

Altre domande

Se cambia il possessore dell’immobile?

Se l’immobile viene venduto prima di aver fruito di tutti i 10 anni di agevolazione, il diritto alla detrazione delle quote non utilizzate è trasferito dal venditore all’acquirente, salvo accordo diverso tra le parti.

Cumulabilità delle detrazioni?

La detrazione al 50% per gli interventi di recupero edilizio non è cumulabile con la detrazione 65% per gli interventi finalizzati al risparmio energetico. Il contribuente potrà decidere se fruire di uno o l’altro.

 

La guida potrebbe contenere imprecisioni ed è aggiornata al 2017. Per qualsiasi informazione e per approfondimenti rifarsi solo ed esclusivamente a quello che scrive l’agenzia delle entrate.

 

 

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